Compiere il lavoro che più ti piace, che ti fa sentire realizzata, al centro di te stessa, è molto importante per riuscire a sostenere il percorso di Fiamma Gemella, che è un percorso in cui energie estremamente potenti sono all’opera.
Soprattutto in quei casi in cui il maschile è ancora inconsapevole della natura del rapporto, fugge o è incastrato in relazione karmiche, la parte femminile ha un urgente bisogno, un’urgente necessità di prendere in mano la propria vita e trasformarla in ciò che ha sempre desiderato.
Arriverà a scoprire che adesso ha il potere per farlo, ha il coraggio, possiede tutti i doni che sono derivati dal sacrificio, dalla dolorosa esperienza della separazione. Il suo amante, che durante la separazione, è sempre presente, anche se invisibile, le sussurra all’orecchio le migliore mosse da compiere, i migliori passi per affrontare gli ostacoli e sempre veglierà su di lei, affiancandola nel percorso verso la sua realizzazione e gioiendo dei suoi successi.
Il Maschile ammira molto il femminile quando esce dalla sua tana, affrontando la paura, l’insicurezza, l’attaccamento, il bisogno, per mettersi al centro di sè stessa. Questo è il suo più grande dono, che supera addirittura il ritorno all’unione fisica, perchè a quel punto il femminile approda in un luogo di intensa pienezza, unita al suo ideale. Da quel luogo la riunione potrà avvenire oppure no, il femminile risvegliato permane comunque sospeso nel suo stato di estasi e immoto piacere a cui si approda facendo esperienza dell’amore puro. La ricerca affannosa della riunione cessa, l’amore è più forte dell’aspettativa, l’amore scioglie le pretese della mente per arrendersi nell’ abbraccio del suo sposo cosmico e da questo luogo al femminile non rimane che ringraziare il suo amante e benedire ogni singola sua mossa, poichè l’ha condotta all’essenza ultima di sè stessa.
L’amore ci ha riportato infine verso noi stesse e ci ha benedetto con la luce pura della sua grazia.
Adesso quell’amore è un incendio che può darsi al mondo, che ci rende coraggiose, vive e instancabili.
Ma la chiave per questa riuscita sta nel cavalcare il proprio giusto veicolo, quello che ci è stato assegnato, e che può avere le sembianze più bizzarre, originali, incomprensibili per la mente ordinaria. E’ un veicolo che va riconosciuto a partire dal fuoco della propria passione, al di fuori della mente, attraverso le lenti della poesia., dell’arte, della musica. Tutte noi ne possediamo uno, può avere le sembianze di un unicorno, di un drago, di una farfalla. Scopri il tuo veicolo ideale cercando tra gli eventi e le immagini della tua vita quelle hanno suscitato in te il pathos più intenso, le emozioni più significative, le fantasie più vivide e meravigliose! E’ proprio lì, in quel luogo di potere e bellezza, che il tuo sposo cosmico vuole condurti. Segui il suo richiamo!
L’anima, una volta risvegliata, può servirsi di questo veicolo (il suo dharma, l’opera dell’anima) per dispensare i suoi benefici, traendo dal suo prodigarsi, dal suo darsi incessante, nutrimento infinito e abbondanza.

Adesso, la mendicante si è trasformata in un Imperatrice e conosce a fondo la natura della sua ricchezza. Il suo potere è stato forgiato al fuoco del’Amore e, pertanto, non può più sbagliarsi. Non può più usare il suo potere per schiacciare gli altri, per manipolare, per competere, per controllare. Ora quel potere è sano, è pulito e può così guarire, risvegliare, vivificare altre anime.
L’unione con la propria missione, con il proprio “dharma” come direbbero i buddisti, il proprio ikigai, come direbbero i Giapponesi, ha infatti a che fare con il portare alla luce i frammenti seppelliti di Anima, in modo che risplendano nella luce della coscienza. Fare questo significa liberarsi dai nodi del Karma, ripulire a fondo il proprio corpo fisico affinchè possa sostenere la luce a cui la Fiamma Gemella lo espone.
La trasparenza e la totale nudità sono prerequisiti necessari in questo percorso, poichè la luce deve arrivare ad attraversarci senza più scontrarsi con nessun ostacolo. Quella luce è, infatti, talmente potente, che se incontra anche una briciola di ego ancora intatta può trasformarsi in un ombra così profonda da distruggerci.
Mano a mano dunque che si abbandonano le ossessioni, il rancore, la pretesa, il bisogno, l’aspettativa e si accede alla propria luce interiore, il discorso cambia. Ci si ritrova molto interessate a raccogliere i frutti che ogni giorno il percorso dipendia per noi e a goderne sempre più in profondità. Il lavoro, l’opera che svolgiamo e attraverso cui ci sentiamo realizzate è uno degli aspetti con cui il nostro sposo si unisce a noi. Gli altri due sono il cammino spirituale e l’unione erotica e amorosa. Quando l’ultimo aspetto non si manifesta nella materia si possono comunque potenziare gli altri due e lasciarsi cadere in essi, per continuare a godere a pieno dell’unione. Perdere energia nel dolore o nella crisi da mancanza è uno spreco incredibile, la perdita di un potenziale che ciascuna fiamma ha e che può essere messo a disposizione rendendoci felici, noi per prime, ed in seguito, rappresentando un enorme, enorme, beneficio per gli altri esseri umani.
Il lavoro dell’anima e il cammino spirituale sono altri modi che la Fiamma conosce per ridurci all’essenza del nostro essere. Cosa c’è dunque che ti smuove? Dov’è che brucia il fuoco della tua passione? Ti emozioni quando cucini, quando scrivi, quando disegni, quando componi musica, quando canti? Segui quel fuoco, segui la chiamata, perchè è lì che il tuo sposo ti attende per riunirsi a te ad ogni istante.
Con amore e gratitudine,
Irene Adi Rahimo Conti