Questo titolo può essere facilmente tradotto in un linguaggio più reale: Cosa Anima Unica ama di te e cosa non ama di te?
Si perchè quando parliamo di DM non parliamo di Luca, Giovanni o Claudio e di cosa possa piacere alla personalità di Luca, Giovanni e Claudio. Parliamo di cosa piace e non piace alla lora anima, che è la vostra.
L’Anima non può mai mentirti e non può essere raggirata da seduzioni e tentativi di adulazione. Non funziona così in questo percorso, per questo il classico “amore manipalotorio” del femminile non realizzato, proprio non funziona.
Perchè il femminile non realizzato ha bisogno di manipolare e tessere subdolamente una tela intorno al proprio maschile per farlo suo?
Insomma, nel percorso FG siamo di fronte a un capovolgimento di quello a cui siamo abituate, non è vero? Siamo abituate ad essere rincorse e conquistate e ci troviamo nella posizione in cui veniamo ignorate, svilite, allontanate, proprio questa volta in cui sentiamo con sicurezza di aver trovato il nostro vero amore.
Il percorso FG mette in luce tutte le distorsioni del rapporto maschile-femminile che si sono sedimentate nel nostro DNA individuale e collettivo. C’è un vero e proprio corredo genetico in noi che ci dice come comportarci, come agire e reagire. Siamo tutte sedute sulle spalle di giganti che sono la nostra stirpe, genia di antenate che sempre, dai tempi dei tempi, hanno conosciuto un solo ed unico linguaggio per amare.

Il maschio nell’universo della genetica che è incorporato in noi viene manipolato, circuito, posseduto e poi castrato per una semplice ragione antropologica: il femminile che mette al mondo la propria prole per secoli e secoli non ha avuto gli strumenti per sopravvivere in indipendenza e autonomia senza il proprio maschio. La gelosia, il possesso, l’arma della seduzione erano necessarie alla stessa sopravvivenza del genere femminile e della sua progenie. La femmina (con la prole piccola o in cinta) era DIPENDENTE dal maschio per , nutrirsi, coprirsi, proteggersi dalle bestie selvatiche e dal freddo e per sostenere la prole.
Questo almeno a partire da quel periodo storico in cui il sistemo etero monogamico si è stabilito e si è creata la famiglia nucleare che girava intorno al capofamiglia.
Da parte sua, l’uomo, in cambio della sua protezione chiede alla donna la sua fedeltà sessuale (matrimonio) poichè solo così è in grado di assicurare a sè stesso la sicurezza di trasemettere il proprio corredo genetico alla sua discendenza.
Il genere umano non differisce più tanto da una specie animale di cui l’etologo studia il comportamento, il sistema di accoppiamento e di organizzazione.
La razza umana è stata anch’essa soggetta, per lunghissimo tempo alle leggi della natura e della biologia, al mondo dell’animalità. Tutto questo vive ancora in noi, nelle nostre cellule, nei nostri geni.
Pensate a quando arriva un forte temporale e voi provate un senso di minaccia e di paura. Eppure siete al sicuro dentro le vostre case. Quella è una paura atavica inscritta in noi, nella nostra parte più naturale e istintiva.
Le nostre emozioni sono figlie di un passato che non esiste più ma che continua a scorrerci nel sangue.
Il femminile ha profondamente radicata in sè stessa la convinzione di non poter sopravvivere senza il maschile. Questo è falso. E’ una paura atavica assurda come quella dei temporali, ma vedere questo non ci autorizza a diventare delle acide stronze che “io nella vita faccio tutto da sola e non mi appoggio più a nessuno”. Perchè a chi giova questo?
E’ possibile essere in grado di amare senza chiedere al nostro maschile di costruirci una capanna per ripararci dalla pioggia, portarci la preda cacciata per cena e vegliare all’entrata di casa mentre noi allattiamo? Sì è possibile, grazie a Dio e alla tecnologia abbiamo tutti i mezzi per vivere con agio e serenità senza dipendere dall’esterno. Potremmo anche avere figli da sole e occuparci della loro e nostra sussitenza in completa autonomia se lo volessimo. Eppure continuiamo nel profondo del nostro inconscio a sentirci bisognose e quel bisogno lo chiamiamo amore, ma è solo genetica. Un semplice codice inscritto nel DNA che ci fa provare paura per i temporali e per la solitudine.
Ma, fortunatamente, avete trovato un DM, che è voi, la vostra Anima, e che ride e si fa beffa di questo bisogno.
Io non credo che Luca, Giovanni e Claudio siano tutti stì grandi illuminati che ci mostrano la strada da seguire e che quindi sono dei Maestri di Vita, credo che siano normali essere umani persi in questo mondo proprio come noi, ma che hanno al fortuna/sfortuna di condividere con noi la loro stessa anima e che quindi tutto ciò che loro fanno o dicono, siamo noi stesse che lo facciamo e diciamo a noi stesse. Molto semplicemente Anima Unica si avvarrà di ogni mezzo per far cadere la biologica, di modo che permanga questo amore nuovo, che non chiede, non mendica, facendo emergere uomini e donne del tutto nuovi e liberi dalla paura.
Quindi quando ti chiedi cosa piace di te al tuo DM, chiedi alla tua stessa Anima cosa ama di te. Certamente Anima vuole vederti libera e in grado di amare senza porre condizioni o contratti di scambio. Tuttò ciò che alleccornisce Ego (sicurezza, contratto, legame) è per Anima un veleno.
Anima vuole vederti FELICE mentre fai quello che ti piace e ti senti entusiasta e gioiosa nel donarlo al mondo.
Anima vuole vedere che ti piaci, che ti ami così come sei, senza che ci sia nessuno a dover costruire per te la tua autostima e ad utilizzarla come una merce di scambio.
Anima vuole che resti indipendente, ma che, nello stesso tempo, non ti dimentichi della tua capacità di amare, di darti, e che non fai del tuo amore una gabbia, una prigione di paura.
Vedi? Sembra impossibile che il tuo DM non cada nelle tue sottili trappole da genetica femminile. Come può essere immune dal tuo potere ipnotico, dal tuo canto? Può perchè è la tua stessa Anima a volere per te la tua felicità e non la bugia dell’EGO e della manipolazione. Pertanto non è lui che blocca, scappa, si nasconde, è Anima che ti mostra quali circuiti in te vanno ripristinati dal profondo dell’era paleozoica per vedervi rinascere nello splendore della vostra unica luce.