Non siamo estranei all’utilizzo di terminologie marziali nell’ambito della crescita spirituale.
Nel Giappone antico il Confucianesimo e il Buddhismo confluivano nell’insegnamento delle arti marziali e così nella Cina taoista.
Dall’Oriente arriva un modo di guardare all’addestramento militare opposto a quello sviluppato in Occidente.
In Occidente la lotta è sempre contro un avversario, in Oriente l’avversario è interno. Se davanti a me c’è un nemico significa che anche dentro di me c’è un nemico. Sconfiggere il nemico fuori significa far fronte al nemico interiore.
Quando ci si avvicina ad un testo come l’I-Ching si possono certamente notare le caratteristiche anacronistiche di molti passaggi, ma nonostante la sua contestualizzazione storica l’I-Ching sembra tutt’ora parlarci ad un livello profondo.