Può capitare durante l’attraversamento della notte oscura di incontrare l’Anima di Fiamma.
Parlo di Anima di Fiamma come di un’entità unica, su cui mi focalizzerò nel presente articolo, a discapito della narrazione comune che punta l’attenzione sull’altro, innescando dinamiche di dipendenza e ossessione.
Spostando il focus sull’Anima di Fiamma alimentiamo il fuoco centrale, sacro, che fa da coronamento al rapporto duale e che si pone al di là del binomio dialettico tra femminile e machile.
Questa terza entità che è la sintesi delle due, vibra ad un’ottava più alta ed è con questo “noi” che, per tutto il tempo del percorso, ci confronteremo.
L’Anima di Fiamma, infatti, è costante, immutabile, è sempre la stessa e ci inonda h24 di un distillato di puro amore che è un vero e proprio elisir in grado di portare guarigione a livelli molto profondi.
Se restiamo in questa luce, in questo abbraccio, non avremo problemi e non dobbiamo preoccuparci se, sovente, ciò che sperimentiamo nello stato dell’ Anima di Fiamma possa cozzare violentemente con quella che è la natura presente, fisica della controparte.
I due individui che stanno all’ottava più bassa, sono ancora immersi in Matrix e, contemporaneamente, vibrano nel fuoco centrale, cosa che innesca un intenso lavoro di risanamento e di risveglio dal condizionamento. Data la luce così chiara, di vibrazione così alta, dell’Anima di Fiamma, i due esseri incarnati e illusoriamente separati in Matrix possono vivere i più terrifici scenari di conflitto, incomunicabilità, fraintendimento. Tutto questo è voluto: il livello di estremità di dolore si raggiunge per uno scopo di liberazione ben preciso.

La lezione della Fiamma ci porta alla comprensione di Dio, poichè mostra un fatto molto semplice che spesso sfugge anche ai più attenti ricercatori in questo campo.
In ogni relazione della nostra vita quando abbiamo subito un sopruso, un’ ingiustizia, una prepotenza, il fatto è stato registrato ma spesso non risolto, non perdonato e si è condensato come memoria nel nostro inconscio. Questo nodo non risolto, si riaffaccia ogni volta che ci ritroviamo di fronte ad un pericolo simile, davanti al quale, immediatamente, la nostra parte subconscia entra in allarme, scatenando reazioni automatiche più o meno violente di attacco o di fuga. Spesso la paura di essere riposti davanti a simili scenari dolorosi è così forte che molti preferiscono abdicare alla relazione, non solo di Fiamma, a scopo difensivo o possono impegnarsi solo in relazioni controllabili, in grado di farli sentire in una comfort zone di comodo.
Il grande insegnamento dell’Anima di Fiamma, che ci riporta al tema centrale della notte oscura è che, nonostante l’attraversamento degli stati più terrifici per la psiche in cui si inscenano eventi avversi di abbandono, tradimento, separazione, lutto, il fuoco centrale rimane sempre intatto, mai scalfito, perfettamente integro come il primo giorno. Questo stato cristallino di unità farà sempre da sfondo agli scenari di conflitto e li custodirà, li proteggerà, fino a che non li avrà risanati. Per quanto dolore, involontario, le due controparti possano causare l’una all’altro, specchiando le rispettive zone d’ombra, arriva il momento in cui le armi vengono deposte poichè ci accorge della profonda illusorietà delle proprie paure, della profonda illusorietà del dolore dell’esperienza terrena.
Una mistica a me molto cara, Santa Teresa d’Avila, soleva dire <<Tutto passa. Dio non cambia>>.
Questa massima si adatta molto bene al percorso di Fiamma Gemella.
Passerà il dolore della separazione, la rabbia per il tradimento subito, lo shock per un inaspettato abbandono, passerà anche l’immagine fisica, terrena e quindi permanente della controparte con il sopraggiungere dell’abbandono del corpo, ma l’Anima di Fiamma, oggetto imperituro, non muterà, nonostante le mille battaglie combattute, insegandoci il carattere dell’illusorietà di ogni accadimento terreno.
Questa esperienza ci suggerisce ciò che è difficile toccare con mano se non si è avviati verso un’esperienza mistica in vita. Il divino, proprio come l’Anima di Fiamma è essenza ultima che fa da sfondo ad ogni accadimento terreno e lo risolve sempre con la solita e unica risposta che è Amore, che è lasciarsi andare. Tutto il resto è solo un grande gioco illusorio portato in essere dall’illusione della separazione.
Il percorso di Fiamma Gemella quindi conduce ad attraversare la notte oscura e ad oltrepassarla, quando ci si accorge che il nemico è solo polvere, evanescenza, illusione dietro cui si nasconde il substrato quintessenziale di una eterna amorevole, erotica, intensa Unione imperitura.
Con amore e gratitudine Irene Adi Rahimo Conti
Scusi cosa si intende per vittime del karma?
Ciao Nc, ho cercato l’espressione “vittime del karma” in questo articolo ma non l’ho trovata. Era un’espressione utilizzata nell’altro articolo “Fiamme gemelle e dissonanza cognitiva”: https://bit.ly/3aQ0nLx
In quel contesto si parlava di relazione karmiche che devono essere sciolte e sbloccate prima di poter lasciare le vecchie relazioni. Parlavo di “vittime del karma” appunto per intendere questo concetto. Aggiungo anche che in alcuni casi, relazioni con altre persone possono essere funzionali per il percorso stesso, possono essere karmiche o meno.
Grazie per il tuo commento Nc,
a presto!
"Mi piace""Mi piace"
Scusi ma per stare insieme cosa devono fare le fiamme gemelle?
"Mi piace""Mi piace"