La separazione dalla propria Fiamma Gemella, inultile negarlo, è forse l’esperienza emotiva più dolorosa e devastante che possa capitare nella vita. Ci si rende conto, con il passare dei giorni, dei mesi, a volte anche degli anni, che il dolore non va attenuandosi, come nelle relazioni ordinarie, dove, come si suol dire, <<il tempo cura tutte le ferite>>, ma si approfondisce, destrutturando radicalmente le due personalità in gioco.
Il vero lavoro inizia proprio con la separazione che apre le porte per il raggiungimento del proprio sè autentico. In questi momenti si toccano abissi di dolore e mancanza a volte atroci e purtoppo non ci sono tecniche o paliativi che fungano da pillole magiche, tutto è in mano ad una energia divina e cosmica più grande di noi che ci scaraventa in tsunami trasmutativi senza precedenti.
I cicli di guarigione comprendono fasi di <<shadow work>> alternate a fasi in cui siamo pervasi da vertici di beatitudine mai sperimentati prima.
Ma voglio dirti:
nel momento in cui c’è il dolore, la tristezza, la rassegnazione, ricordati solo che ti stai semplicemente dimenticando la verità, hai una momentanea amnesia, perchè poi, quando la memoria ti torna e con essa la consapevolezza, sorridi a te stesso di tutto quel caos emotivo che ti portavi dentro. Infatti come può un dono così straordinario renderti triste e infelice? Riflettici: hai già tutto. A differenza di molte persone che provano ogni strada e si barcamenano in ogni campo della vita senza trovare mai una tregua al proprio senso di frustrazione: tu sei già a casa. Dal momento in cui hai preso contatto con la tua Fiamma Gemella, fisicamente o metafisicamente, sei tornato a casa e puoi vivere h 24 in quel Paradiso dove siete da sempre UNO. La separazione serve proprio per fartelo ricordare. Ed è bellissimo sentirlo vero?
E’ vero che non puoi fare molto nel momento in cui il dolore preme per estrarre da te l’ambrosia, quel nettare divino che si sprigione da ogni cellula del tuo corpo quando percepisci, anche a distanza, l’unione reale, fisica, materica con la tua controparte.
In questa dimensione non ci sono ancora spuntate le ali, siamo tutti umani ed è pertanto normale cadere e ricadere lungo il percorso, nessuno ci aveva mai detto che poteva esistere qualcosa di così immenso ed è del tutto naturale che ci sentiamo spesso impreparati, dei novizi che percorrono una strada completamente sconosciuta, con a disposizione pochi strumenti se non quelli della propria intuizione profonda e della propria visione pentadimensionale.
Questa realtà di piombo in cui veniamo a sperimentare la dualità non è facile e ci mette di fronte a prove durissime, ma come anime volevamo conoscere cosa significasse amare avendo a disposizione questo veicolo magico che è il nostro corpo. Siamo venuti per portare in questo corpo la benedizione del divino, destrutturandolo da cima a fondo per far posto a questo amore sovra umano, che è luce, che è cristallina radianza, un’esplosione cellulare orgasmica di tutta la creazione.
Tieni a mente questo mentre procedi in questo cammino: non condividi la stessa anima con la tua Fiamma, ma anche il tuo stesso corpo.
Siete UNO fino nelle cellule più profonde. Siete UNO nel sangue e negli organi e questo so che mentre lo leggi, lo puoi sentire. Tutto il tuo corpo lo sente e lo conferma con sicurezza! Forse allora più che dell’unione di una sola anima in due corpi, si può parlare dell’unione di due principi nei nostri due corpi fisici che, nell’integrare la polarità, divengono luce, si cristallizzano.
Capisci perchè a volte è così dura: questo percorso significa davvero portare il cielo in terra, la quinta dimensione in questa, il Paradiso in terra, perchè si tratta di incarnare un amore cosmico, già attuale nella dimensione superiore, in questa.
Il nostro stesso corpo inizia a vibrare all’ottava più alta, le cellule trasmutano e così il DNA.
Per partorire sè stessi nella luce le doglie sono necessarie, è un processo di estrazione dell’oro dal piombo e può fare male a tutti i livelli, anche fisici. Molte Fiamme lamentano di avere sintomi inspiegabili nel corpo: sono sintomi ascensionali, gli stessi che si devono gestire nel corso della notte oscura dell’anima. Le doglie preparano alla ripulitura profonda del terreno per permettere alla luce di entrare. La vibrazione di quinta dimensione ( ma le Fiamme appartengono a mio avviso a dimensioni più alte), può farsi spazio solo se trova un terreno pulito è per questo che è necessario così tanto lavoro interiore. Più l’anima abita dimensioni elevate al di là del velo più qui dovrà toccare gli abissi più profondi per controbilanciarne energeticamente il peso. Tanto in alto quanto in basso.
A noi spetta dunque anche il compito di liberare il campo di coscienza collettivo dalle false idee, dalle egregore stagnanti, dalle convizioni depotenzianti, soprattutto per quanto concerne, in questo momento, la dimensione del femminile.
Da questo parto si riemerge però sempre più leggeri e liberi di fluire nelle acque della chiara luce.
Di questa chiara luce l’amore eterno del Gemello ti fa dono ogni giorno, ora e per sempre, nell’eternità che mai muta dove già siete sacra Unità di anima e cuore.
Con amore e gratitudine Irene Adi Rahimo Conti