Ogni volta che nasce la paura di fronte a un evento o a una decisione, lì c’è una prova importante. Di fronte ad un pericolo, a un’incertezza, a una minaccia che può riguardare il futuro, i propri beni materiali, i propri mezzi di sostentamento, la mente vacilla e teme, ma l’anima, facci caso, resta ferma nella quieta imperturbabilità. Ogni volta che nel corso della giornata la mente ti svia verso scenari nefasti o che un serio pericolo ti si presenta davanti, la risposta che darai sarà decisiva per maturare nuovi livelli di apprendimento: in che direzione andrai? In quella dell’anima o in quella della mente?
Ogni nuova sfida in cui avvertiamo il livello di paura e incertezza crescere è un’opportunità per rimanere fermi nella quiete e nella fiducia.
Perchè l’anima non ha mai paura?
L’anima ha questo straordinario potere dell’imperturbabilità perchè dimora nel mondo materiale e nello stesso tempo in quello della vacuità. Infatti la sua natura è sprovvista del senso del tempo e dello spazio. Non c’è nessun là, nè poi, nè prima, ma solo un eterno qui ed ora. Dato che l’anima ha natura simultanea, come in un frattale essa è presente in questa vita, in quelle passate, nelle future ed anche nello spazio vuoto, infinto dove la ruota del samsara ha cessato di compiere la sua corsa.
L’anima, pertanto, sa di non poter mai perdere nulla, poichè ha già perso tutto e, proprio per questo, è libera.
Ogni paura che ci troviamo ad affrontare e sciogliere nella vita per mezzo della voce dell’anima, ci avvicina sempre di più alla liberazione e forse possiamo vedere il cammino terreno proprio in questa nuova prospettiva: più dure saranno le prove superate a mezzo della voce dell’anima, più sarà facile, una volta compiuto il transito andare nella direzione del superamento delle illusioni dell’io.
Ogni volta che uno scenario apocalittico ti viene presentato davanti agli occhi dalla tua mente o dalla mente sociale, dalle voci di chi ti sta intorno, dal vicino, dai sentito dire, dalle tv…fermati e senti in profondità se la tua anima viene intaccata davvero da simili narrazioni…o se, al contrario essa permane nel suo centro, quieta, immobile e vacua.
E’ questo un buon esercizio anche per valutare se, quando e come agire. Anche nelle peggiori situazioni agire in nome della mente, della paura e per mezzo della mente razionale e opportunistica restringe il campo d’azione. Mentre agire in nome dell’Anima significa prima di tutto agire quando dentro di sè, è maturata la quiete, la pace dell’imperturbabilità, a quel punto l’azione non sarà contaminata dalle illusioni dell’io, ma potrà fiorire nell’abbraccio con l’invisibile, con lo Spirito, con l’intuizione, l’ispirazione, che porteranno un respiro più ampio e vasto al tuo agire. Quando in mezzo agli eventi c’è l’Anima i risultati delle azioni non possono essere previsti, non può esserci programmazione, perchè si va nell’azione completamente vuoti. A quel punto, abbandonata la pretesa di guidare, di avere il controllo, porte ed opportunità si apriranno come per magia e ti troverai a passare dallo scenario apocalittico a quello di beatitudine perchè ti sarai fidato del processo in atto e avrai abbondato gli ormeggi dell’Io.
Ogni cosa che sta accadendo ha dunque lo scopo di risvegliarti e più grande è la paura da superare per mezzo della luce dell’Anima più grande sarà la ricompensa, in questo mondo e nell’altro.
Con amore e gratitudine Irene Adi Rahimo Conti